Il fotogiornalismo d’Agenzia.
La prima stesura della storia
docente: Marco Longari
durata: 20 ore
Giorno 1
Mattina. Presentazione, piccolo accenno alla mia carriera e al mio attuale ruolo di capo redattore Africa. AFP, Africa e Medio Oriente: l’impegno, il mandato istituzionale, il rapporto con i fotografi e la loro formazione. Rwanda, il problema della verità nel fotogiornalismo.
Pomeriggio. Lockdown: Il Sud Africa tra epidemia e vecchi fantasmi. Workflow, scelta delle immagini e concept di un lavoro in presa diretta. Scelte editoriali e post-produzione
Giorno 2
Mattina. Gaza: Una storia finita. La familiarità col pericolo, l’organizzazione. Lo stress post traumatico e la storia di una foto che non c’è.
Pomeriggio. Primavere arabe, l’inverno della ragione. Egitto, Libia, Siria.
Giorno 3
Mattina. “Unless we Die” Politica e rappresentazione in Africa. Come si organizza un lavoro in più di 40 paesi. Gli accessi, la comprensione dei diversi scenari politici in cui affiliazione ideologica e tribalismo si fondono e si confondono.
Pomeriggio. “Fulani: a nomadic tribe at a crossroad”. La storia di una delle ultime tribù nomadi in Africa, a metà strada tra jihad, trasformazione e cambiamenti climatici. Un lavoro su tre paesi: Nigeria, Niger e Mali: mesi di preparazione e coordinazione con eserciti, Nazioni Unite e contatti locali. Un mese on the road.
© Marco Longari/AFP
AFP Photo / © Marco Longari
Marco Longari (Roma, 1965), diplomato all’ISFCI di Roma, inizia la sua carriera di fotogiornalista nel 1998 coprendo il conflitto in Kosovo, lavoro poi confluito nel libro Nachbarn des Krieges (Styria). Dopo numerosi viaggi si sposta in Africa dove avvia la collaborazione con l’Agence France-Presse e con le principali testate internazionali. Nel 2002 il suo lavoro sui rifugiati verrà pubblicato nel libro Rifugiati (Sossella) con prefazione del Dalai Lama. Come Chief Photographer per AFP ha lavorato a Nairobi e a Gerusalemme dove ha coordinato per sette anni la copertura per Israele e i Territori Palestinesi, ed ora a Johannesburg, dove coordina la copertura per l’Africa.
Marco Longari fa parte del pool di docenti presso la Scuola di Letteratura e Fotografia Jack London a Torre di Palme (Fermo) e ha insegnato presso la Scuola di Fotogiornalismo dell’ISFCI di Roma; in Sudafrica ha tenuto cicli di lezioni presso il Market Photo Workshop di Johannesburg. Ha inoltre collaborato con numerose istituzioni italiane ed estere in qualità di docente in diversi workshop e cicli di lezioni sul fotogiornalismo fra cui il Cairo Photo Festival.
Il suo lavoro sui conflitti è stato esposto al Festival Estaçao Imagem di Coimbra nel 2018 (Unless We Die. Stories from the political struggles in Africa), al Festival Internazionale di Fotogiornalismo Visa pour l’Image a Perpignan (Francia) nel 2004 (Africa) e nel 2017 (Crowd and solitude in Africa), Graz (Austria) nel 2011 (Flashlight: Tahrir) e nel 2014 (Flashlight: Gaza 2014), Trento 2010 (Oltre il Conflitto) e Roma nel 2012 (Theatres of War), Cardiff, Wales (UK) 2017 “Detroit”.
Nel 2019 partecipa come docente/fotografo per conto dell’Istituto Superiore di Fotografia (ISFCI, Roma) al progetto “Matera 2019, Visions from Europe” organizzato in occasione di Matera Capitale Europea della Cultura da MEPH (Matera European Photography) e da Canon. Nel Settembre del 2023 il suo lavoro sulla Mauritania è presentato a Visa pour l’Image, a Perpignan. Marco Longari è Canon Ambassador e collabora con il Canon Student Develpment Program.
Il fotogiornalismo d’Agenzia.
La prima stesura della storia
docente: Marco Longari
durata: 20 ore
Giorno 1
Mattina. Presentazione, piccolo accenno alla mia carriera e al mio attuale ruolo di capo redattore Africa. AFP, Africa e Medio Oriente: l’impegno, il mandato istituzionale, il rapporto con i fotografi e la loro formazione. Rwanda, il problema della verità nel fotogiornalismo.
Pomeriggio. Lockdown: Il Sud Africa tra epidemia e vecchi fantasmi. Workflow, scelta delle immagini e concept di un lavoro in presa diretta. Scelte editoriali e post-produzione
Giorno 2
Mattina. Gaza: Una storia finita. La familiarità col pericolo, l’organizzazione. Lo stress post traumatico e la storia di una foto che non c’è.
Pomeriggio. Primavere arabe, l’inverno della ragione. Egitto, Libia, Siria.
Giorno 3
Mattina. “Unless we Die” Politica e rappresentazione in Africa. Come si organizza un lavoro in più di 40 paesi. Gli accessi, la comprensione dei diversi scenari politici in cui affiliazione ideologica e tribalismo si fondono e si confondono.
Pomeriggio. “Fulani: a nomadic tribe at a crossroad”. La storia di una delle ultime tribù nomadi in Africa, a metà strada tra jihad, trasformazione e cambiamenti climatici. Un lavoro su tre paesi: Nigeria, Niger e Mali: mesi di preparazione e coordinazione con eserciti, Nazioni Unite e contatti locali. Un mese on the road.
© Marco Longari/AFP
AFP Photo / © Marco Longari
Marco Longari (Roma, 1965), diplomato all’ISFCI di Roma, inizia la sua carriera di fotogiornalista nel 1998 coprendo il conflitto in Kosovo, lavoro poi confluito nel libro Nachbarn des Krieges (Styria). Dopo numerosi viaggi si sposta in Africa dove avvia la collaborazione con l’Agence France-Presse e con le principali testate internazionali. Nel 2002 il suo lavoro sui rifugiati verrà pubblicato nel libro Rifugiati (Sossella) con prefazione del Dalai Lama. Come Chief Photographer per AFP ha lavorato a Nairobi e a Gerusalemme dove ha coordinato per sette anni la copertura per Israele e i Territori Palestinesi, ed ora a Johannesburg, dove coordina la copertura per l’Africa.
Marco Longari fa parte del pool di docenti presso la Scuola di Letteratura e Fotografia Jack London a Torre di Palme (Fermo) e ha insegnato presso la Scuola di Fotogiornalismo dell’ISFCI di Roma; in Sudafrica ha tenuto cicli di lezioni presso il Market Photo Workshop di Johannesburg. Ha inoltre collaborato con numerose istituzioni italiane ed estere in qualità di docente in diversi workshop e cicli di lezioni sul fotogiornalismo fra cui il Cairo Photo Festival.
Il suo lavoro sui conflitti è stato esposto al Festival Estaçao Imagem di Coimbra nel 2018 (Unless We Die. Stories from the political struggles in Africa), al Festival Internazionale di Fotogiornalismo Visa pour l’Image a Perpignan (Francia) nel 2004 (Africa) e nel 2017 (Crowd and solitude in Africa), Graz (Austria) nel 2011 (Flashlight: Tahrir) e nel 2014 (Flashlight: Gaza 2014), Trento 2010 (Oltre il Conflitto) e Roma nel 2012 (Theatres of War), Cardiff, Wales (UK) 2017 “Detroit”.
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Associazione culturale Jack London · Via XXV Aprile 39 · 63900 Fermo · p.iva 02354850444
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