Il giornalismo narrativo, tra geopoetica e autoracconto
docente: Christian Elia
durata: 20 ore
Tecniche di scrittura e di intervista per longform di contesto sul campo.
Dal 2011 in poi, con le rivolte arabe, una grande rivoluzione ha investito i mezzi di comunicazione e, in particolare, il mondo degli autori di reportage. Come muoversi in un contesto dove tanti che per troppo tempo sono stati solo oggetto di racconto reclamano il diritto a raccontare la propria storia? E quanto la memoria è una fonte affidabile per il reporter?
In questo seminario si navigheranno i mari incerti dell’auto racconto, posto di fronte alla prova della verifica giornalistica, ma allo stesso tempo valorizzando l’intreccio tra luoghi e storie che li attraversano.
Il giornalismo narrativo, al tempo dei social network, non perde slancio, ma si confronta con un mondo nuovo e affascinante dove l’approfondimento e l’analisi del contesto fanno sempre di più la differenza. Un percorso – in quattro parti - tra teoria e laboratori, tra confronto con autori e autrici e sviluppo delle proprie idee.
Christian Elia, giornalista e autore, ha realizzato reportage sui conflitti e le violazioni dei diritti umani nei Balcani e in Medio Oriente.
Nato a Bari, inizia la carriera di giornalista alla fine degli anni Novanta occupandosi di Medio Oriente e Balcani, migrazioni e memoria. È tra i fondatori di PeaceReporter e di E, il mensile di Emergency, dove ha lavorato come inviato dal 2003 al 2012.
Con i suoi reportage ha raccontato i conflitti e le violazioni dei diritti umani dalla Striscia di Gaza all’Afghanistan, dall’Iraq al Kurdistan. Realizzati in più di quaranta paesi, sono stati pubblicati dalle principali testate italiane e hanno vinto il premio Baldoni nel 2011, il premio Giornalisti del Mediterraneo nel 2012, il premio dell’IMMaginario Festival nel 2012, il premio il Reportage nel 2017, e il premio #dipubblicodominio nel 2018.
Nel 2013 ha fondato e dirige, assieme ad Angelo Miotto, Q Code Mag, una rivista online e cartacea specializzata in giornalismo narrativo che mette in rete oltre 300 freelance da tutto il mondo. Dal 2020 è direttore di ArabPop, rivista dedicata alle arti e letterature contemporanee come espressione dei movimenti socio-culturali del mondo arabo. È stato consulente, per anni, di progetti speciali di comunicazione di Emergency e attualmente è consulente del Comune di Lampedusa per un progetto che unisce i Comuni di frontiera in tutta Europa. Dal 2013 coordina “Meglio di Romanzo”, la sezione di giornalismo narrativo under30 del Festivaletteratura di Mantova. Con Milieu Edizioni ha pubblicato Il respiro di Poveglia (2017), Walking the line (2018), e Oltre i muri (2019). Al Festivaletteratura di Mantova a settembre 2022 presenterà il suo ultimo libro, Grande Padre, sulla memoria in Albania ai tempi del regime.
Il giornalismo narrativo, tra geopoetica e autoracconto
docente: Christian Elia
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Tecniche di scrittura e di intervista per longform di contesto sul campo.
Dal 2011 in poi, con le rivolte arabe, una grande rivoluzione ha investito i mezzi di comunicazione e, in particolare, il mondo degli autori di reportage. Come muoversi in un contesto dove tanti che per troppo tempo sono stati solo oggetto di racconto reclamano il diritto a raccontare la propria storia? E quanto la memoria è una fonte affidabile per il reporter?
In questo seminario si navigheranno i mari incerti dell’auto racconto, posto di fronte alla prova della verifica giornalistica, ma allo stesso tempo valorizzando l’intreccio tra luoghi e storie che li attraversano.
Il giornalismo narrativo, al tempo dei social network, non perde slancio, ma si confronta con un mondo nuovo e affascinante dove l’approfondimento e l’analisi del contesto fanno sempre di più la differenza. Un percorso – in quattro parti - tra teoria e laboratori, tra confronto con autori e autrici e sviluppo delle proprie idee.
Christian Elia, giornalista e autore, ha realizzato reportage sui conflitti e le violazioni dei diritti umani nei Balcani e in Medio Oriente.
Nato a Bari, inizia la carriera di giornalista alla fine degli anni Novanta occupandosi di Medio Oriente e Balcani, migrazioni e memoria. È tra i fondatori di PeaceReporter e di E, il mensile di Emergency, dove ha lavorato come inviato dal 2003 al 2012.
Con i suoi reportage ha raccontato i conflitti e le violazioni dei diritti umani dalla Striscia di Gaza all’Afghanistan, dall’Iraq al Kurdistan. Realizzati in più di quaranta paesi, sono stati pubblicati dalle principali testate italiane e hanno vinto il premio Baldoni nel 2011, il premio Giornalisti del Mediterraneo nel 2012, il premio dell’IMMaginario Festival nel 2012, il premio il Reportage nel 2017, e il premio #dipubblicodominio nel 2018.
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Con il contributo di
Partner
Associazione culturale Jack London · Via XXV Aprile 39 · 63900 Fermo · p.iva 02354850444
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